In una recente pronuncia (sentenza n.1221/2019) il TAR Lazio, richiamando la propria precedente giurisprudenza (sentenza n. 8692/2018), ha ribadito che “gli atti che i competenti organi pubblici possono assumere in materia di riconoscimento della cittadinanza italiana per nascita non hanno natura costitutiva, bensì natura meramente dichiarativa, restando conseguenzialmente estranea agli stessi lo svolgimento di qualsiasi potestà discrezionale, di tal che la situazione giuridica soggettiva che gli istanti vantano a fronte dell’azione degli organi pubblici nella materia è quella di diritto soggettivo e non di interesse legittimo”.
Si conferma così che in caso di inerzia della Pubblica Amministrazione competente (sia essa Comunale o Consolare) nell’evadere le pratiche di richiesta di cittadinanza jure sanguinis, gli istanti potranno rivolgersi direttamente al Giudice Civile per vedere accertato il proprio diritto soggettivo ad ottenere lo status civitatis, senza che sia necessario (né possibile) rivolgersi alla Giurisdizione Amministrativa per fare accertare l’inadempimento dell’Amministrazione.
Master Degree in International and EU law at the Università Statale of Milan (2010), specializes in immigration, administrative and EU law. Since 2017 he’s member of ASGI – Association on Immigration Legal Studies.