Secondo la normativa italiana (D.Lgs 30/2007), i cittadini UE/SEE/EFTA che intendono soggiornare in Italia per più di 3 mesi devono richiedere l’iscrizione anagrafica al Comune di residenza (il “Comune” è una delle divisioni amministrative in Italia). Per registrare la loro residenza, i richiedenti devono dimostrare le loro attività lavorative o di studio in Italia, o, in alternativa, di disporre di fonti economiche sufficienti a sostenere il loro soggiorno in Italia.
Nel caso in cui il cittadino UE/SEE/EFTA non voglia registrare la sua residenza permanente in Italia, è possibile optare per la “registrazione di residenza temporanea” al Comune che ha giurisdizione sul luogo in cui il richiedente risiede temporaneamente.
Per poter richiedere la registrazione della residenza temporanea, il cittadino UE/SEE/EFTA deve rientrare in una delle seguenti categorie:
La documentazione richiesta per fare domanda per la registrazione temporanea varia a seconda della categoria. Una volta che la domanda viene accolta dal Comune, il cittadino UE/SEE/AELS potrà ottenere un certificato attestante la registrazione temporanea in Italia. È importante notare che questo tipo di registrazione della residenza non autorizza il cittadino UE/SEE/EFTA né a richiedere successivamente la Carta d’Identità italiana (CIE) né la tessera sanitaria.
Nota: le regole di cui sopra si applicano esclusivamente ai cittadini UE/SEE/EFTA. I cittadini di paesi terzi sono soggetti a regole differenti.
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