Attualmente, la cittadinanza italiana è regolata dalla legge 5 febbraio 1991, n.91, DPR 12 ottobre 1993, n. 572 e il DPR 18 aprile 1994, n. 362.
Dopo l’entrata in vigore della Legge 20 maggio 2016, n.76 (Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze) e dei Decreti legislativi n. 5, 6 e 7 del 19 gennaio 2017, è possibile inoltrare le domande per la cittadinanza italiana derivante dall’unione civile.
L’entrata in vigore del decreto sicurezza, c.d. decreto Salvini, ha modificato molti aspetti riguardanti la richiesta di cittadinanza per matrimonio, come ad esempio i tempi di attesa e l’introduzione di un requisito di lingua obbligatorio.
Per regola generale, l’acquisizione della cittadinanza italiana avviene secondo il principio di “jure sanguinis”, cioè se si nasce o si è adottati da cittadini italiani. Tuttavia, la cittadinanza italiana può essere richiesta anche dagli stranieri, sposati con un cittadino italiano, come si può vedere nell’articolo 5 della Legge 5 febbraio 1991:
1. Il coniuge, straniero o apolide, di cittadino italiano può acquistare la cittadinanza italiana quando, dopo il matrimonio, risieda legalmente da almeno due anni nel territorio della Repubblica, oppure dopo tre anni dalla data del matrimonio se residente all’estero, qualora, al momento dell’adozione del decreto di cui all’articolo 7, comma 1, non sia intervenuto lo scioglimento, l’annullamento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e non sussista la separazione personale dei coniugi.
2. I termini di cui al comma 1 sono ridotti della metà in presenza di figli nati o adottati dai coniugi.
L’acquisto della cittadinanza è sospeso fino a comunicazione della sentenza definitiva, se sia stata promossa azione penale per uno dei delitti indicati nelle lettere a) e b). (la riabilitazione fa cessare gli effetti preclusivi della condanna) Si precisa che la normativa vigente consente il possesso di più di una cittadinanza.
( Aggiornato a Marzo 2019 )
Domande | Risposte | |
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Posso fare la richiesta anche dall’estero? | SI | La richiesta di Cittadinanza per matrimonio o unione civile viene fatta tramite il portale online del Ministero, ed in seguito viene gestita dal Consolato italiano competente per l’area di residenza. |
Tutti i cittadini italiani possono iscriversi all’AIRE? | NO | La registrazione AIRE è destinata soltanto ai cittadini italiani residenti all’estero. La registrazione AIRE deve avvenire presso il Consolato Italiano competente per la giurisdizione di residenza. |
É necessario che i due coniugi risiedano insieme? | SI | La coabitazione è uno dei requisiti per questo tipo di richiesta. Eccezioni possono essere accettate dalle autorità soltanto in casi particolare (ad esempio per motivi di salute, lavoro, famiglia, ecc.) |
È possibile registrare in Italia la mia unione civile tra persone dello stesso sesso? | SI | Ogni comune italiano ha un registro per le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Se gli interessati risiedono all’estero, la registrazione deve avvenire attraverso l’ufficio AIRE del Consolato Italiano. |
La richiesta di cittadinanza per unione civile tra persone dello stesso sesso ha un processo diverso? La lista documenti è differente? | NO | La Cittadinanza per unione civile tra persone dello stesso sesso segue lo stesso processo della cittadinanza per matrimonio eterosessuale. Anche la lista documenti da preparare per la richiesta è analoga. |
Posso fare richiesta di cittadinanza per matrimonio anche se il mio coniuge ha appena ottenuto la cittadinanza per discendenza? | SI | Se una persona ha ottenuto la cittadinanza italiana per discendenza, viene riconosciuta come italiana dalla nascita. Per questo motivo, il coniuge straniero può fare richiesta di cittadinanza italiana subito dopo. |
Posso fare richiesta di cittadinanza dimostrando che sposerò il mio fidanzato tra poco tempo? | NO | Sono necessari alcuni anni di matrimonio per poter procedere con la richiesta. Il numero di anni di matrimonio necessari dipende dalla residenza dei coniugi e dalla presenza di figli in comune. |
Il numero di anni di matrimonio può essere ridotto anche in caso di figli adottivi? | SI | I figli adottivi, come anche il processo di adozione, devono essere registrati presso le autorità italiane. |
Devo avere tutti i documenti pronti prima di fare la richiesta online? | SI | Le scansioni complete dei documenti devono essere caricate sul portale ministeriale al momento della richiesta, pena il possibile rigetto della pratica. |
Posso fare la richiesta online e successivamente caricare sul portale ministeriale il certificato di lingua italiana? | NO | Tutti i documenti devono essere caricati al momento della richiesta online, altrimenti la pratica potrebbe esser rigettata. |
Posso ottenere il certificato di lingua presso una scuola fuori dall’Italia? | SI | Puoi rivolgerti anche ad istituti di lingua italiana all’estero, ma è necessario che siano tra le scuole autorizzate dal Ministero Italiano al rilascio delle certificazioni adeguate alla richiesta di cittadinanza italiana. |
Posso cambiare la mia residenza mentre la richiesta è in fase di valutazione? | SI | Il cambio di residenza è permesso soltanto dopo il rilascio del numero di protocollo K/10C. Lo spostamento di una pratica da un Consolato all’altro è un processo a parte, che può comportare alcuni ritardi nella pratica di cittadinanza. |
Dovrò recarmi presso il Consolato per un colloquio? | SI | Durante il processo verrà richiesto all’interessato di recarsi in persona presso le autorità italiane locali per consegnare i documenti originali e per un’intervista. Solitamente in tale occasione viene richiesta anche la presenza del coniuge italiano. |
Devo presentare anche i documenti originali? | SI | Il richiedente dovrà consegnare tutti i documenti originali durante l’appuntamento in Consolato. |
Eventuali precedenti penali possono influenzare la mia richiesta di cittadinanza Italiana? | SI | Al fine di provare l’assenza di precedenti penali, il richiedente deve procurare i certificati penali di tutte le nazioni in cui ha risieduto. |
Il processo può richiedere anni? | SI | Le autorità italiane hanno 4 anni di tempo dal momento della richiesta online per poter prendere una decisione. |
Esiste un modo per accelerare le tempistiche? | NO | Non c’è modo di accelerare le tempistiche della pratica. È consigliabile preparare tutti i documenti in ordine, in modo da evitare ritardi dovuti alla possibile richiesta di integrazione documentale. |
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Attorney at law since 2006, specialized in real estate law, inheritance, citizenship and corporate law.