1. Posso fare richiesta anche se abito all’estero?
Sì. La richiesta di Cittadinanza per discendenza deve essere presentata alle autorità locali di competenza in base alla residenza del richiedente. Se il richiedente risiede all’estero la richiesta viene gestita dal Consolato Italiano.
2. C’è un limite nel numero di generazioni?
No. La cittadinanza italiana si trasmette di padre in figlio senza alcun limite nel numero di generazioni, purché né l’antenato né nessun familiare della discendenza abbia mai rinunciato alla cittadinanza italiana.
3. Se ho rinunciato alla cittadinanza italiana, posso riacquistarla?
Sì. Se nel corso della tua vita sei stato cittadino italiano, puoi stabilire la tua residenza in Italia e procedere con il riacquisto della cittadinanza.
4. Posso fare richiesta se il mio antenato si è naturalizzato in un’altra cittadinanza dopo la nascita del figlio?
Sì. Solitamente la trasmissione della cittadinanza italiana è possibile se l’antenato italiano si è naturalizzato dopo la nascita del figlio. In ogni caso, esistono molte eccezioni da considerare, quindi ti consigliamo di contattarci per una valutazione gratuita della tua idoneità.
5. Il processo può durare anni?
Sì. Le tempistiche dipendono dalle autorità locali. In ogni caso, solitamente sono necessari vari mesi per poter prendere un appuntamento e circa 2-3 anni per ottenere una decisione delle autorità italiane. Ritardi sono frequenti.
6. In caso di ritardi\mancata risposta da parte del Consolato, ci sono delle vie alternative per ottenere la cittadinanza italiana?
Sì. Devi acquisire prove sul ritardo del Consolato competente (tramite screenshots, video, corrispondenze) e successivamente potrai presentare ricorso ai Tribunali Italiani per ottenere la cittadinanza.
7. I miei figli possono fare richiesta con me?
Sì. I figli minori possono essere inclusi nella richiesta di cittadinanza del genitore. I figli adulti devono presentare una domanda autonoma.
8. Il mio coniuge può fare richiesta con me?
No. É necessario prima ottenere il riconoscimento della cittadinanza italiana per discendenza. Soltanto dopo il coniuge straniero potrà fare richiesta di cittadinanza per matrimonio – si consiglia di visitare il nostro sito web per maggiori informazioni sull’argomento.
9. Dovrò fare un’intervista al Consolato?
Sì. Il giorno dell’appuntamento dovrai presentarti di persona con tutti i documenti originali e probabilmente dovrai sostenere un semplice colloquio con le autorità consolari.
10. Esiste un modo per velocizzare il processo?
Sì. Se hai intenzione di trasferirti in Italia, puoi prendere la residenza in Italia e avviare la procedura tramite il competente Comune Italiano – le tempistiche standard vanno dagli 8 ai 12 mesi, sino a più di un anno di tempo.
11. Posso venire in Italia per la mia domanda di cittadinanza senza variare la mia residenza?
No. Il processo in Italia è permesso soltanto a coloro che hanno la residenza in Italia e che la mantengono fino alla fine del processo. La domanda di cittadinanza dev’essere presentata al Comune Italiano competente.
12. Se decido di trasferirmi in Italia, devo prendere la residenza nel comune del mio antenato italiano?
No. Puoi scegliere di trasferire la residenza nel comune italiano che preferisci, senza alcuna limitazione.
13. Ho bisogno di un permesso di soggiorno?
Sì. Se sei un Cittadino extra-europeo, hai bisogno di un permesso di soggiorno per risiedere in Italia. Durante la nostra assistenza per il processo, ti guideremo anche nell’ottenimento del permesso di soggiorno per attesa cittadinanza.
14. La mia famiglia può venire con me in Italia?
Sì. Nel caso di familiari extra-europei, essi possono venire con te e richiedere il permesso di soggiorno per motivi familiari.
15. Posso richiedere la Cittadinanza per discendenza anche da un antenato femminile?
Sì. Ti consigliamo di contattarci per una valutazione gratuita della tua idoneità, dopo la quale saremo lieti di confermarti le opzioni disponibili per il tuo caso. Qualora avessi bisogno di presentare un ricorso per la cittadinanza in tribunale perché uno dei tuoi avi all’interno dell’albero genealogico è una donna, le possibilità di successo in Tribunale sono estremamente elevate.
16. Mazzeschi può assistermi anche nel caso la mia discendenza italiana sia da una donna prima del 1948? – “Regola 1948”
Sì. Il dipartimento di Cittadinanza dello studio Mazzeschi ha una considerevole esperienza nelle cause presso i tribunali italiani – questa potrebbe essere l’unica strada percorribile in caso la trasmissione della cittadinanza italiana avvenga da donna prima del 1948.
17. La causa legale contro la “regola 1948” è un procedimento lungo?
Sì. La causa potrebbe concludersi in 1-2 anni. Solitamente è prevista un’udienza in Tribunale, al cui esito il giudice valuta la richiesta di cittadinanza e in seguito emette il provvedimento.
18. Il Tribunale di Roma è l’unico Tribunale competente per le richieste di cittadinanza contro la “regola 1948”?
No. A partire da Giugno 2022, le sentenze relative a casi per discendenza materna prima del 1948 non sono più di competenza dal Tribunale di Roma ma dei tribunali individuati in base al luogo di nascita dell’avo italiano.
19. Devo avere tutti i documenti pronti per poter procedere con la richiesta?
Sì. Tutti i documenti devono essere pronti prima di poter fare richiesta. Questa regola è valida per tutte le tipologie di richiesta di cittadinanza italiana.
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